"Sarebbe un atto di guerra". No-fly zone? Caracciolo avverte, lo scenario più devastante

Il Tempo 1 year ago

A "Otto e Mezzo", il programma di Lilli Gruber in onda su La7 si parla della guerra scatenata dalla Russia in Ucraina. Nella puntata di lunedì 7 marzo in collegamento c'è l'ex tennista Stakhovksy, ucraino che ha deciso di combattere contro gli invasori russi. "Non ho esperienza ma ho un ideale" racconta il volontario che chiede la no-fly zone perché sarebbe l'unica via per salvare il suo Paese.

La conduttrice chiede a Lucio Caracciolo, il direttore di Limes, ospite in studio di replicare. "Una no-fly zone sarebbe una guerra. Non più una dichiarazione ma un fatto bellico: se vuoi impedire che gli aerei russi sorvolino e bombardino l'Ucraina, devi andare a colpirli. Quindi equivarrebbe a un atto di guerra. E siccome Usa e Nato hanno ripetuto fino alla noia che loro la guerra alla Russia non vogliono farla, evidentemente dicono di no". Lo scenario più devastante per l'Europa intera.

 


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