Camminare fa bene alla salute: ecco quanti passi bisogna fare al giorno

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Camminare è un vero toccasana per la salute. Ma quanti passi bisogna fare al giorno? Dimenticatevi il traguardo dei 10mila passi al giorno: un nuovo studio afferma che ne bastano molti meno per avere effetti benefici sulla salute. A patto, però, di essere costanti nel movimento. Andiamo a scoprire insieme tutti i dettagli.

Camminare fa bene alla salute: lo studio

Che l’attività fisica faccia bene alla salute non è una scoperta nuova. Insieme alla dieta, l’attività fisica è uno dei migliori alleati per una vita lunga e sana. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’inattività fisica è la quarta causa di morte a livello mondiale. Ma uno studio condotto dalla Johns Hopkins University School of Medicine e dall’Università di Medicina di Lodz in Polonia e pubblicato sull’European Journal of Preventive Medicine mette in dubbio l’obiettivo ideale di 10mila passi al giorno.


 

 


Quanti passi bisogna fare al giorno?

I ricercatori hanno analizzato le abitudini di 226mila persone in tutto il mondo per evidenziare gli effetti benefici del camminare. I risultati mostrano che 2300 passi al giorno hanno il primo vero effetto sul cuore e sui vasi sanguigni, mentre 4 000 passi al giorno sono sufficienti per iniziare a ridurre il rischio di morte prematura. In generale, gli studi hanno dimostrato che più si cammina, meglio è: per ogni mille passi in più, il rischio di morte prematura si riduce del 15%.

Gli effetti benefici della passeggiata

Camminare con regolarità è utile sia in termini di prevenzione primaria sia di prevenzione secondaria, sia per le malattie dell’apparato cardiocircolatorio (come ictus cerebrale, infarto del miocardio, arteriopatie periferiche degli arti inferiori), sia per le patologie che possono svilupparsi come conseguenza di uno stile di vita poco sano, che comprende una dieta ricca di grassi saturi, il vizio del fumo e l’assenza di attività sportiva.

La prevenzione primaria, infatti, è quella che si effettua per evitare di incorrere in patologie i cui sintomi non si sono ancora manifestati; la prevenzione secondaria è invece quella messa in atto da chi è già stato interessato da una determinata malattia e che vuole evitare di incorrere in recidive.

La camminata è un’attività che aiuta il potenziamento dei muscoli e la resistenza cardiovascolare, nonché l’elasticità e il rapporto tra tessuto muscolare e grassi.
Camminare è utile anche per attenuare i fattori di rischio delle malattie cardiovascolari, come il peso, la pressione sanguigna e il colesterolo, proteggendo il cuore da eventuali danni.

Inoltre camminare è utile anche per mantenere il benessere della sfera psichica e il tono dell’umore. Infatti la camminata ha un effetto “antistress” che migliora la qualità della vita, aiuta a rafforzare autocontrollo e autostima ed è uno stimolo psicologico alla positività.

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