Il testamento di Silvio Berlusconi, com’è stata divisa l’eredità del patrimonio tra i figli

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I figli di Silvio Berlusconi hanno accettato l’eredità del padre nei giorni scorsi ad Arcore, firmando i documenti che servono a rendere esecutive le ultime volontà del Cavaliere. Ma com’è stata divisa l’eredità del patrimonio? Nel testamento, aperto il 5 luglio, un mese dopo la sua morte, Berlusconi aveva manifestato l’intenzione di destinare la quota di un terzo del patrimonio che gli spettava ai primi due figli, Marina e Pier Silvio.  Il documento, l’ultimo firmato dall’ex premier, comprendeva anche lasciti miliardari per la compagna Marta Fascina, il fratello Paolo Berlusconi e l’amico Marcello Dell’Utri, mentre il nome del figlio Luigi era stato omesso per un errore.

Il testamento di Berlusconi: il patrimonio e l’eredità ai figli

Il testamento di Berlusconi è composto da tre documenti distinti: un documento olografo del 2006, uno del 2020 e uno del 2022. Il documento stabiliva che un terzo del patrimonio (la quota legale) doveva essere assegnato ai due figli maggiori, Marina e Pier Silvio. Il Cavaliere ha così dato loro il controllo del Gruppo Fininvest, rendendoli azionisti di maggioranza. Ma il patrimonio di Berlusconi non comprende solo le azioni e le aziende di famiglia, ma anche immobili, liquidità, yacht e opere d’arte di valore pari a circa 700 milioni di euro. E i figli di Berlusconi (che hanno ereditato il patrimonio senza il beneficio dell’inventario) dovranno versarlo agli zii Fascina e Dell’Utri proprio a causa della loro liquidità.

Come è stata divisa l’eredità di Berlusconi tra i figli

L’eredità lasciata ai cinque figli di Berlusconi non è stata distribuita in modo del tutto proporzionale. Infatti, il Cavaliere lasciò un terzo del patrimonio a Marina e Pier Silvio, mentre i restanti due terzi furono divisi in parti uguali tra Barbara, Eleonora e Luigi. Le modalità di divisione delle proprietà e degli altri beni sono attualmente sconosciute. Tuttavia, i lasciti versati a Fascina, Marcello Dell’Utri e Paolo Berlusconi sono stati divisi allo stesso modo delle proprietà.

Distribuzione dell’eredità ai figli

Tutte le proprietà e la Fininvest sono state divise secondo precise proporzioni (52% a Marina e Pier Silvio e 48% a Barbara, Eleonora e Luigi), che derivano dalla volontà di Berlusconi di dare ai primi due figli la quota che spetta loro. Pertanto, il controllo della società rimarrà nelle mani dei primi due figli. Inoltre, secondo le informazioni fornite da Arcore, i figli di Berlusconi hanno promesso di non vendere le azioni Fininvest ereditate per almeno cinque anni.

I testamenti di Marta Fascina, Paolo Berlusconi e Del Utri

Nel suo testamento Berlusconi ha chiesto a tre dei suoi cinque figli di fare dei lasciti economici: 100 milioni di euro alla compagna Marta Fascina, 100 milioni di euro al fratello Paolo Berlusconi e 30 milioni di euro all’amico Marcello Dell’Utri. Secondo la decisione dei figli, anche il testamento richiesto dal padre sarà pagato in base all’eredità ricevuta. Così, dei 230 milioni di euro, Marina e Pier Silvio pagheranno 59,8 euro ciascuno, mentre Barbara, Eleonora e Luigi pagheranno 36,8 euro ciascuno.

Ripartizione del pagamento delle imposte

In base all’imposta di successione, gli eredi di alto lignaggio pagano un’imposta del 4%. Tutti e cinque i figli di Silvio Berlusconi devono quindi versare una piccola percentuale della loro eredità all’erario. Questo è particolarmente vero se confrontato con altre democrazie europee, dove la media delle imposte di successione è dieci volte superiore. Poiché l’entità effettiva dell’eredità non è nota, non è possibile calcolare l’importo esatto.

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